Sanremo: i florovivaisti svelano il segreto dei bouquet colorati senza fiori sul palco

Il Festival di Sanremo, giunto alla sua 75esima edizione, non è solo un evento musicale, ma anche un’importante celebrazione della floricoltura. Luca De Michelis, presidente del Distretto Florovivaistico della Liguria e della Federazione Nazionale di Prodotto Florovivaismo di Confagricoltura, ha condiviso alcune anticipazioni su come i fiori, pur non essendo parte della scenografia sul palco, saranno protagonisti attraverso splendidi bouquet destinati a cantanti e ospiti.

“Anche quest’anno i fiori saranno una presenza importante al festival, seppure in modo diverso rispetto al passato”, ha affermato De Michelis. La nuova impronta tecnologica della scenografia ha portato a una scelta di non utilizzare fiori come elementi decorativi sul palco. Tuttavia, i bouquet, frutto della creatività di un team di floral designer selezionati tramite un concorso del Mercato dei Fiori di Sanremo, porteranno un vero e proprio “tripudio di colori” che riflette la ricchezza della floricoltura ligure.

I fiori protagonisti del festival

Tra i protagonisti dei bouquet di quest’anno ci saranno:

  1. Ranuncoli
  2. Anemoni
  3. Garofani
  4. Mimose

Questi fiori rappresentano l’eccellenza della produzione locale. I colori dominanti saranno il giallo, il bianco, il rosa e il rosso, tonalità che non solo caratterizzano la stagione primaverile, ma si allineano perfettamente con l’imminente festività di San Valentino. “I ranuncoli, in particolare, sono diventati un simbolo della floricoltura di Sanremo, grazie alla loro bellezza e versatilità”, ha sottolineato De Michelis.

Innovazione e sostenibilità nella floricoltura

L’innovazione è un aspetto chiave per il settore florovivaistico. De Michelis ha evidenziato come il lavoro dei florovivaisti non si limiti solo alla coltivazione di fiori, ma si estenda anche alla ricerca e all’ibridazione. “Stiamo lavorando per creare fiori più belli, resistenti alle malattie e che consumino meno acqua”, ha affermato, sottolineando l’importanza di adattarsi alle esigenze ambientali e di mercato.

La floricoltura ligure, e in particolare quella di Sanremo, ha una lunga storia di innovazione. La città è famosa per la sua Stazione sperimentale per la Floricoltura, istituita oltre un secolo fa, che oggi ospita il Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo del CREA. Questo centro è un punto di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca nel settore, dove esperti lavorano su progetti che toccano temi come la sostenibilità delle produzioni e la qualità dei prodotti.

Un allestimento floreale unico

Oltre ai bouquet destinati agli artisti, il Festival di Sanremo promette di stupire anche i giornalisti presenti in sala stampa, che saranno circondati da un allestimento floreale studiato per l’occasione. Inoltre, un “green carpet” adornato da fiori e piante in vaso accoglierà i visitatori all’esterno del Teatro Ariston, trasformando il contesto del festival in un vero e proprio giardino fiorito.

La presenza di fiori al Festival di Sanremo, sebbene non come parte della scenografia, rappresenta un legame profondo con il territorio e la sua tradizione floricola. Ogni bouquet racconta una storia di passione, dedizione e innovazione, portando con sé l’essenza della Liguria e l’arte dei florovivaisti locali. Con l’avvicinarsi del festival, l’aspettativa cresce e i fiori si preparano a incantare il pubblico con la loro bellezza e varietà, rendendo l’evento ancora più memorabile.

Vera Gabani

Con un background accademico in Economia e anni di esperienza nel settore, Vera Gabani porta una prospettiva unica e informata al blog "ilnuovo". La sua passione per l’analisi dei trend economici e delle politiche pubbliche si riflette nei suoi articoli, che combinano rigore analitico e chiarezza espositiva. Vera è convinta che una comprensione profonda dell’economia sia fondamentale per affrontare le sfide contemporanee e per promuovere un dibattito informato. Nel suo tempo libero, ama esplorare le ultime novità nel mondo della tecnologia e del sostenibile, cercando sempre di connettere i punti tra l'economia e il benessere sociale. Con una penna affilata e uno sguardo critico, Vera si impegna a rendere l'economia accessibile a tutti, trasformando dati complessi in storie avvincenti e significative.

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