Una richiesta di inutilizzabilità di atti acquisiti per rogatoria è stata presentata alla prima udienza del processo che vede coinvolti 28 presunti appartenenti alla cupola del contrabbando.
BARI – Ancora una richiesta di inutilizzabilità degli atti acquisiti per rogatoria da Svizzera e Montenegro. E’ successo dinanzi alla seconda sezione penale del Tribunale di Bari, alla prima udienza del processo a carico di 28 presunti componenti della cupola mafiosa del contrabbando di sigarette, che avrebbe agito tra il Montenegro e la Puglia e riciclato denaro in Svizzera. Tra gli imputati il presunto boss della camorra napoletana Ciro Armento, il presunto corriere del denaro “sporco”, lo svizzero Alfred Bossert, e i presunti componenti della Sacra corona unita Salvatore Buccarella e Erminio Cavaliere.
L’udienza si è conclusa con un rinvio al quattro dicembre prossimo. I giudici, che ritengono di essere incompetenti a giudicare della questione, hanno rimesso gli atti al Presidente del Tribunale.
Questo procedimento, è stato stralciato da un’inchiesta, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia, che vede coinvolte ben 84 persone e dalla quale sono già stati stralciati altri 3 processi. In ognuno di essi, dopo l’entrata in vigore della nuova normativa, la difesa ha eccepito l’inutilizzabilità di atti acquisiti per rogatoria da Svizzera, Olanda, Montenegro e Malta.