Il panorama dell’assicurazione auto in Italia sta vivendo un cambiamento significativo con l’introduzione di nuove normative.
A seguito della legge 177 del 25 novembre 2024, il Codice della Strada si arricchisce di nuovi obblighi, estendendo la responsabilità civile auto anche ai monopattini elettrici, un mezzo di trasporto in forte espansione nelle città italiane.
Ma cosa significa questo cambiamento per i cittadini? Chi è realmente obbligato a stipulare una polizza assicurativa e quali costi sono da prevedere?
RCA: Le nuove regole
La crescente diffusione dei monopattini elettrici nelle aree urbane ha portato a un aumento degli incidenti stradali. Fino a oggi, l’assenza di normative specifiche ha reso difficile garantire la sicurezza sia degli utenti che degli altri veicoli. La legge 177 del 2024 introduce, quindi, l’obbligo di stipulare una polizza di responsabilità civile per i monopattini, a copertura dei danni provocati dalla circolazione su strada.
Il contrassegno assicurativo per i monopattini avrà un design specifico, con un identificativo adesivo plastificato, e dovrà essere stampato secondo le modalità stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La targa, di colore giallo, sarà composta da tre lettere e tre numeri, una misura che non solo assicura la tracciabilità del veicolo ma comporta anche un costo aggiuntivo per gli utenti.
Inizialmente, il prezzo per una polizza RCA per monopattini varia tra i 40 e i 200 euro all’anno, a seconda delle compagnie assicurative e delle coperture offerte. Questa ampia fascia di costo permette agli utenti di scegliere una polizza più adatta alle proprie esigenze.
Oltre ai monopattini, il decreto legislativo 184 del 2023, che recepisce una direttiva europea, stabilisce che dal 23 dicembre 2023 tutti i veicoli a motore, anche quelli fermi in garage, devono essere coperti da assicurazione. Questo include veicoli con:
- Velocità massima superiore a 25 km/h
- Peso netto superiore a 25 kg e velocità massima di 14 km/h
Si tratta di una modifica importante che impone ai proprietari di veicoli di adeguarsi a questa nuova normativa, anche se il veicolo non è attualmente utilizzato. Ciò significa che chi possiede un’auto in garage, anche se non la utilizza, dovrà comunque mantenere una polizza assicurativa attiva.
Non tutte le auto sono soggette a questo nuovo obbligo. La legge prevede alcune deroghe. Ad esempio, i veicoli formalmente ritirati dalla circolazione o quelli che non possono essere utilizzati come mezzi di trasporto non necessitano di copertura assicurativa. Questo include i casi di fermo amministrativo e veicoli che non sono idonei all’uso.
Inoltre, è possibile sospendere temporaneamente l’assicurazione, ma con delle limitazioni. La sospensione può durare al massimo 10 mesi all’anno e deve essere comunicata all’impresa assicurativa con un preavviso di 10 giorni. La sospensione non può essere effettuata più di una volta all’anno, il che implica che i proprietari di veicoli inattivi si dovranno confrontare con l’obbligo di mantenere l’assicurazione attiva per gran parte dell’anno.
Uno degli aspetti più controversi di queste nuove normative è certamente l’impatto economico sui cittadini. Le famiglie già in difficoltà economiche potrebbero trovarsi a dover sostenere un ulteriore costo, pur non utilizzando il veicolo. Prima dell’introduzione di queste norme, era possibile non rinnovare la polizza e parcheggiare l’auto in garage senza dover temere sanzioni. Con la nuova normativa, questa opzione non esiste più.
Inoltre, la legge introduce anche l’obbligo di indossare il casco per gli utenti di monopattini, una misura volta a garantire una maggiore sicurezza stradale. I monopattinisti non potranno più circolare contromano, e l’uso del monopattino sarà limitato a strade urbane, con un limite di velocità fissato a 50 km/h. Queste regole mirano a ridurre il numero di incidenti e a promuovere una guida più responsabile.