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Quando devo cambiare la scheda di allenamento in palestra? Ecco cosa consigliano gli esperti

Nel fitness, la programmazione dell’allenamento riveste un’importanza cruciale per raggiungere gli obiettivi desiderati.

Cambiare la scheda di allenamento non è solo una questione di varietà, ma è essenziale per stimolare continuamente il corpo e promuovere miglioramenti nella performance e nell’estetica.

Ma quando è il momento giusto per apportare modifiche alla propria routine di allenamento? Esploriamo i vari aspetti da considerare.

Comprendere il proprio livello di esperienza

Una delle prime cose da considerare quando si decide di cambiare la scheda di allenamento è il proprio livello di esperienza.

  1. Principianti: Dovrebbero mantenere lo stesso programma per un periodo che va da 8 a 12 settimane. Durante questa fase di condizionamento, il corpo si adatta agli stimoli e inizia a costruire una base solida su cui lavorare in futuro. Le variazioni premature possono ostacolare il progresso e rendere difficile il monitoraggio dei miglioramenti.
  2. Intermedi: Possono iniziare a modificare il programma con maggiore frequenza, apportando piccole modifiche ogni mesociclo o microciclo per gestire i parametri di intensità, volume e densità. Qui, la varietà diventa anche un mezzo per prevenire la noia e mantenere alta la motivazione.
  3. Avanzati: Possono permettersi un grado di flessibilità maggiore, variando i parametri anche all’interno delle singole sessioni. Tuttavia, devono essere consapevoli che un aumento dell’intensità richiede spesso una riduzione del volume o della densità per evitare il sovrallenamento.

Un altro aspetto fondamentale da considerare è come il corpo risponde all’allenamento. È importante ascoltare il proprio corpo e riconoscere i segnali di affaticamento o plateau. Se dopo un periodo di allenamento non si notano miglioramenti, potrebbe essere il momento di apportare modifiche alla scheda. Un plateau è una condizione fisiologica in cui l’organismo si abitua agli stimoli e smette di progredire. In questi casi, cambiare gli esercizi, aumentare i sovraccarichi o ridurre i tempi di recupero può rivelarsi utile.

La programmazione dell’allenamento deve seguire una logica ben precisa. Cambiare la scheda di allenamento ogni settimana non è consigliato, poiché questo approccio impedisce al corpo di adattarsi e di trarre beneficio dagli stimoli. Al contrario, una pianificazione ben strutturata prevede periodi di scarico e fasi di alta intensità, in cui i parametri possono essere variati per stimolare nuovi adattamenti.

Per esempio, se il tuo obiettivo è migliorare la forza, puoi lavorare su un programma che alterna periodi di carico elevato con ripetizioni basse a fasi in cui aumenti il volume con ripetizioni più alte. Questo non solo aiuta a prevenire il plateau, ma permette anche di ottimizzare il recupero e la performance.

Quando cambiare la scheda allenamento (www.ilnuovo.it)

Quando si parla di forza e massa muscolare, la questione del cambio della scheda diventa ancora più delicata. È fondamentale mantenere una tecnica impeccabile durante gli esercizi, poiché un aumento dei carichi senza un’adeguata esecuzione può portare a infortuni. Pertanto, è consigliabile apportare modifiche solo dopo aver perfezionato la forma e la tecnica.

Un approccio comune è quello di:

  1. Aumentare gradualmente il peso, le ripetizioni o le serie.
  2. Ridurre i tempi di recupero.
  3. Cambiare gli esercizi solo dopo aver stabilito un buon livello di performance con la scheda attuale.

Questo approccio metodico consente di evitare il rischio di infortuni e di massimizzare i risultati nel lungo termine.

Rimanere in contatto con il proprio corpo e comprendere i propri limiti è essenziale per un percorso di allenamento di successo. Dunque, la prossima volta che ti chiedi se sia il momento di cambiare la tua scheda di allenamento, rifletti su questi aspetti e prendi decisioni informate per il tuo progresso nel fitness.

Published by
Roberto Arciola