Nel fitness, la programmazione dell’allenamento riveste un’importanza cruciale per raggiungere gli obiettivi desiderati.
Cambiare la scheda di allenamento non è solo una questione di varietà , ma è essenziale per stimolare continuamente il corpo e promuovere miglioramenti nella performance e nell’estetica.
Ma quando è il momento giusto per apportare modifiche alla propria routine di allenamento? Esploriamo i vari aspetti da considerare.
Comprendere il proprio livello di esperienza
Una delle prime cose da considerare quando si decide di cambiare la scheda di allenamento è il proprio livello di esperienza.
- Principianti: Dovrebbero mantenere lo stesso programma per un periodo che va da 8 a 12 settimane. Durante questa fase di condizionamento, il corpo si adatta agli stimoli e inizia a costruire una base solida su cui lavorare in futuro. Le variazioni premature possono ostacolare il progresso e rendere difficile il monitoraggio dei miglioramenti.
- Intermedi: Possono iniziare a modificare il programma con maggiore frequenza, apportando piccole modifiche ogni mesociclo o microciclo per gestire i parametri di intensità , volume e densità . Qui, la varietà diventa anche un mezzo per prevenire la noia e mantenere alta la motivazione.
- Avanzati: Possono permettersi un grado di flessibilità maggiore, variando i parametri anche all’interno delle singole sessioni. Tuttavia, devono essere consapevoli che un aumento dell’intensità richiede spesso una riduzione del volume o della densità per evitare il sovrallenamento.
Un altro aspetto fondamentale da considerare è come il corpo risponde all’allenamento. È importante ascoltare il proprio corpo e riconoscere i segnali di affaticamento o plateau. Se dopo un periodo di allenamento non si notano miglioramenti, potrebbe essere il momento di apportare modifiche alla scheda. Un plateau è una condizione fisiologica in cui l’organismo si abitua agli stimoli e smette di progredire. In questi casi, cambiare gli esercizi, aumentare i sovraccarichi o ridurre i tempi di recupero può rivelarsi utile.
La programmazione dell’allenamento deve seguire una logica ben precisa. Cambiare la scheda di allenamento ogni settimana non è consigliato, poiché questo approccio impedisce al corpo di adattarsi e di trarre beneficio dagli stimoli. Al contrario, una pianificazione ben strutturata prevede periodi di scarico e fasi di alta intensità , in cui i parametri possono essere variati per stimolare nuovi adattamenti.
Per esempio, se il tuo obiettivo è migliorare la forza, puoi lavorare su un programma che alterna periodi di carico elevato con ripetizioni basse a fasi in cui aumenti il volume con ripetizioni più alte. Questo non solo aiuta a prevenire il plateau, ma permette anche di ottimizzare il recupero e la performance.
Quando si parla di forza e massa muscolare, la questione del cambio della scheda diventa ancora più delicata. È fondamentale mantenere una tecnica impeccabile durante gli esercizi, poiché un aumento dei carichi senza un’adeguata esecuzione può portare a infortuni. Pertanto, è consigliabile apportare modifiche solo dopo aver perfezionato la forma e la tecnica.
Un approccio comune è quello di:
- Aumentare gradualmente il peso, le ripetizioni o le serie.
- Ridurre i tempi di recupero.
- Cambiare gli esercizi solo dopo aver stabilito un buon livello di performance con la scheda attuale.
Questo approccio metodico consente di evitare il rischio di infortuni e di massimizzare i risultati nel lungo termine.
Rimanere in contatto con il proprio corpo e comprendere i propri limiti è essenziale per un percorso di allenamento di successo. Dunque, la prossima volta che ti chiedi se sia il momento di cambiare la tua scheda di allenamento, rifletti su questi aspetti e prendi decisioni informate per il tuo progresso nel fitness.