
Platini e Blatter assolti: il calcio respira dopo l'assoluzione dalle accuse di frode
Dopo quasi un decennio di indagini e un’assoluzione in primo grado, Michel Platini e l’ex presidente della FIFA, Sepp Blatter, sono stati nuovamente assolti dalla Corte d’appello di Muttenz, in Svizzera. Le accuse che nel 2015 avevano ostacolato la candidatura di Platini alla guida del calcio mondiale si sono quindi dissolte in un contesto giuridico complesso e controverso. Il verdetto, emesso il 1° novembre 2023, segna un nuovo capitolo in una saga legale che ha attirato l’attenzione globale, non solo per le figure coinvolte, ma anche per le implicazioni che queste hanno avuto sul mondo del calcio.
Le indagini e le accuse
Le indagini su Platini e Blatter sono iniziate diversi anni fa, in un periodo in cui il calcio mondiale era già scosso da scandali di corruzione e pratiche illecite. Nel marzo 2023, la procura aveva chiesto una pena detentiva di un anno e otto mesi con sospensione condizionale, accusando i due ex leader di frodi, falso in documenti e gestione infedele riguardo a presunte irregolarità nelle assegnazioni dei mondiali di calcio in Russia e Qatar. Tuttavia, la giustizia svizzera ha ritenuto che non ci fossero prove sufficienti per sostenere tali accuse, dando così ragione agli imputati.
Il verdetto della Corte d’appello
La Corte d’appello straordinaria del Tribunale penale federale, che si è riunita a Muttenz, ha confermato l’assoluzione già emessa nel 2022. Il giudice ha sottolineato che le accuse formulate dalla procura non erano supportate da prove concrete. Questo esito rappresenta non solo un sollievo per Platini e Blatter, ma anche una vittoria per la difesa, che ha sempre sostenuto la validità del contratto di consulenza stipulato tra i due.
Il pagamento controverso
La questione centrale riguardava un pagamento controverso di 2 milioni di franchi svizzeri, circa 1,8 milioni di euro, che Platini avrebbe ricevuto dalla FIFA. Durante il processo, sia la difesa che l’accusa hanno concordato su un punto:
- Platini, tre volte vincitore del Pallone d’Oro, era stato consulente di Blatter tra il 1998 e il 2002.
- Nel 1999, i due avevano firmato un contratto che prevedeva una remunerazione annuale di 300.000 franchi svizzeri, somma corrisposta regolarmente dalla FIFA.
- La situazione si è complicata nel gennaio 2011, quando Platini ha rivendicato un risarcimento di 2 milioni di franchi svizzeri, un’azione che l’accusa ha definito come una “fattura falsa”.
Entrambi gli ex dirigenti hanno sostenuto di aver concordato un compenso annuale di un milione di franchi svizzeri tramite un “gentlemen’s agreement”, giustificando così il pagamento extra richiesto da Platini come legittimo.
Implicazioni future
Nonostante l’assoluzione, la strada per entrambi gli ex dirigenti rimane irta di ostacoli. Sebbene la Corte d’appello abbia emesso un verdetto chiaro, esiste la possibilità di un ricorso definitivo in cassazione presso il Tribunale federale svizzero, sebbene questo possa essere presentato solo per motivi giuridici limitati. Le implicazioni di questo caso potrebbero avere ripercussioni sul futuro del calcio internazionale, specialmente nel contesto delle assegnazioni dei mondiali, già oggetto di scrutinio da parte di osservatori e media.
L’assoluzione di Platini e Blatter è un capitolo importante in una storia che ha coinvolto non solo i due protagonisti, ma anche l’intero sistema calcistico. Le indagini su corruzione e pratiche illegali nel calcio continuano a essere un tema caldo, con molte federazioni e alti dirigenti sotto i riflettori. La necessità di trasparenza e di riforme è più che mai evidente, in un contesto dove la fiducia del pubblico nei vertici del calcio è stata gravemente compromessa.
Concludendo, il caso di Platini e Blatter rappresenta un esempio emblematico delle sfide che il calcio deve affrontare. Le decisioni della giustizia svizzera, pur assolvendo i due ex dirigenti, sollevano interrogativi su come il mondo del calcio possa garantire un futuro pulito e trasparente, in modo da ristabilire la fiducia dei tifosi e degli stakeholder.