
Nucleare: il governo lavora a una nuova società con Enel, Ansaldo e Leonardo
Il dibattito sul nucleare in Italia sta vivendo una fase di intensa evoluzione, grazie all’iniziativa del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Durante un’audizione presso le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera, Urso ha presentato un ambizioso piano governativo per il rilancio dell’energia nucleare, un settore considerato cruciale per garantire l’autonomia energetica e la sostenibilità ambientale del paese.
Dopo aver assistito a un progressivo abbandono della produzione di energia nucleare a seguito del referendum del 1987, l’Italia sta ora valutando seriamente il ritorno a questa fonte di energia. Il governo è attualmente al lavoro su un disegno di legge delega che sarà presentato a breve in Consiglio dei Ministri (Cdm) e che avrà un iter parlamentare previsto di 24 mesi. L’obiettivo principale di questo disegno di legge è facilitare la creazione di un nuovo soggetto industriale dedicato alla realizzazione di impianti nucleari di nuova generazione.
Il nucleare come fonte di energia sostenibile
Urso ha sottolineato che il nucleare è visto come una fonte di energia continuativa e pulita, capace di sostenere l’Italia nella transizione a un mix energetico più diversificato, dove le energie rinnovabili giocheranno un ruolo fondamentale. Questo approccio è in linea con gli obiettivi di riduzione dei costi energetici e di decarbonizzazione, specialmente alla luce delle sfide energetiche globali.
Uno degli aspetti più innovativi del piano governativo riguarda la creazione di una newco italiana per il nucleare di nuova generazione, che coinvolgerà attori chiave come Ansaldo Nucleare, Enel e Leonardo. La suddivisione delle partecipazioni sarà la seguente:
- Enel: 51%
- Ansaldo Nucleare: 39%
- Leonardo: 10%
La selezione di un eventuale partner tecnologico è ancora in corso, ma l’obiettivo è garantire competenze e innovazione necessarie per sviluppare impianti nucleari all’avanguardia.
Sicurezza e gestione delle scorie nucleari
Un tema cruciale emerso durante l’audizione è l’importanza di istituire un’autorità indipendente per la sicurezza nucleare, che garantirà un percorso sicuro per il rilancio del nucleare in Italia. La sicurezza è una delle principali preoccupazioni associate all’energia nucleare, soprattutto dopo incidenti storici come Chernobyl e Fukushima. Urso ha chiarito che il governo è determinato a garantire che ogni aspetto della produzione di energia nucleare sia gestito con la massima attenzione alla sicurezza.
Inoltre, il ministro ha evidenziato la necessità di realizzare un deposito nazionale per le scorie radioattive, affermando: “Dobbiamo sapere con certezza che comunque va fatto il deposito nazionale, perché le scorie radioattive ci sono”. Questa dichiarazione sottolinea l’importanza di un approccio pragmatico alla gestione delle scorie, per tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Verso un futuro nucleare in Italia
Il governo italiano sta cercando di armonizzare le sue politiche energetiche con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni di CO2. L’energia nucleare potrebbe svolgere un ruolo chiave in questo processo, contribuendo a ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e a rispettare gli impegni internazionali sul clima.
Tuttavia, la sfida di integrare il nucleare nel mix energetico italiano non è da sottovalutare. Ci sono molte questioni da affrontare, tra cui l’accettazione sociale di questa fonte di energia, la necessità di investimenti significativi e la creazione di un quadro normativo solido. La strada verso un futuro nucleare in Italia è complessa, ma il governo sembra determinato a intraprenderla con decisione.
In sintesi, il piano del governo italiano di rilanciare il nucleare rappresenta un tentativo di affrontare le sfide energetiche del paese in modo innovativo e sostenibile. Con l’implementazione del disegno di legge delega e la creazione di una nuova entità industriale, il governo mira a posizionare l’Italia come un protagonista nel panorama energetico europeo e globale, senza compromettere l’impegno verso la sostenibilità e la sicurezza.