L’Università Luiss Guido Carli si sta affermando come un punto di riferimento nell’educazione superiore, rispondendo alle sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Secondo un rapporto di McKinsey, entro il 2030 oltre il 70% delle aziende adotterà sistemi di Intelligenza Artificiale, trasformando profondamente i ruoli professionali attuali. Questo cambiamento richiede una preparazione adeguata, e la Luiss si sta attrezzando per formare i leader del futuro attraverso un approccio innovativo e multidisciplinare.
Un elemento chiave della strategia della Luiss è l’internazionalizzazione. L’Ateneo ha recentemente introdotto nuove modalità di ammissione per i Corsi di Laurea Triennale e Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza, equiparando i candidati italiani a quelli provenienti dall’Unione Europea e dall’Area Schengen. Questo cambiamento è significativo, poiché mira a creare un ambiente accademico più aperto e competitivo. Le scadenze per la prima sessione del Test Undergraduate UE sono già aperte e si chiuderanno il 3 febbraio, offrendo nuove opportunità anche per gli studenti extra-UE.
La Luiss non è solo un luogo di apprendimento, ma anche un crocevia di culture e idee. Oltre il 50% dei corsi è tenuto in inglese, e l’Università ha instaurato collaborazioni con oltre 360 istituzioni accademiche in 73 Paesi, con 69 accordi di doppia e tripla laurea. Tra le iniziative più interessanti ci sono:
I risultati di queste strategie si riflettono nei riconoscimenti ottenuti dall’Ateneo. Nel 2024, la Luiss si è posizionata al primo posto in Italia e tra le migliori 20 università al mondo per Studi Politici e Internazionali secondo il QS Ranking by Subject. Inoltre, l’Università è entrata nella Top 50 globale per Marketing e Business & Management. Le classifiche del Financial Times confermano ulteriormente l’eccellenza della Luiss: il corso di laurea magistrale in management è al 25° posto, mentre quello in corporate finance si trova al 27° posto a livello mondiale.
Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, la Luiss ha intensificato il proprio impegno verso l’integrazione di competenze digitali e umane. L’IA è parte integrante di tutti i corsi di studio, e per gli studenti delle Lauree Magistrali è stato introdotto un badge obbligatorio di ‘AI Literacy’, volto a certificare le competenze digitali acquisite. Questo badge rappresenta un importante passo verso la preparazione dei laureati a un mercato del lavoro sempre più competitivo e orientato alla tecnologia.
Inoltre, l’Università ha annunciato la creazione di un nuovo centro di ricerca, ‘AI4Society’, diretto da Giuseppe Italiano, prorettore per l’Artificial Intelligence e le Digital Skills. Questo centro si propone di essere un polo internazionale per lo studio critico e interdisciplinare dell’Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di supportare le aziende e le istituzioni nella loro transizione verso un utilizzo etico e consapevole di queste tecnologie.
Il forte legame della Luiss con il mondo delle imprese e il sistema di Confindustria si traduce in un elevato tasso di occupazione per i laureati: nel 2024, il tasso di occupazione a un anno dalla laurea si attesta al 96%, con un tempo medio di attesa per il primo impiego di appena un mese. Questo dato testimonia non solo la qualità della formazione offerta, ma anche l’efficacia della rete di contatti che l’Università riesce a costruire tra gli studenti e il mondo del lavoro.
Antonio Gullo, dean undergraduate School della Luiss, sottolinea l’importanza di competenze come il pensiero critico, il problem solving e le abilità digitali: “Queste competenze sono oggi indispensabili per costruire carriere a prova di futuro e con un orientamento sempre più internazionale”. Gullo evidenzia come l’Università stia rispondendo alle sfide del cambiamento, combinando tradizione e innovazione, e promuovendo l’apprendimento attivo attraverso sinergie tra didattica e ricerca.
L’approccio educativo della Luiss si distingue per la promozione dell’interazione tra diverse discipline. La complessità del mondo contemporaneo richiede infatti di unire solide competenze di base con skills trasversali, dalle humanities all’Intelligenza Artificiale. L’Ateneo si propone di offrire percorsi personalizzati, modellati sulle inclinazioni e le aspirazioni professionali degli studenti, contribuendo così non solo alla formazione della futura classe dirigente, ma anche alla crescita di cittadini globali pronti a contribuire attivamente allo sviluppo delle comunità in cui vivono.