L'Inter e il futuro di Suning: la rinascita dell'economia cinese
La storia dell’Inter e della sua ex proprietà, la famiglia Zhang, è un esempio emblematico che va oltre il semplice panorama calcistico, toccando le sfide e le trasformazioni dell’economia cinese. Negli ultimi anni, il club ha vissuto momenti di grande entusiasmo alternati a periodi di crisi, riflettendo le dinamiche economiche e politiche in Cina. Recentemente, tre holding legate a Zhang Jindong, ex magnate del commercio, hanno avviato una procedura di crisi aziendale, segnalando una crisi profonda che impatta non solo l’Inter, ma anche l’intero impero economico della famiglia Zhang.
Il 7 febbraio 2025, il National Enterprise Bankruptcy Reorganization Case Information Network ha annunciato che la Corte Centrale di Nanchino ha accettato la richiesta di riorganizzazione fallimentare da parte di Suning Appliance Group, Suning Holdings Group e Suning Real Estate Group. Questa decisione rappresenta un cambiamento cruciale per il futuro di Suning, un tempo considerato un colosso del retail e dell’elettronica in Cina, con un’influenza tangibile nel mondo del calcio.
Suning.com, la principale società del gruppo, ha visto il suo maggiore azionista diventare Taobao, con una quota del 20%. Negli ultimi anni, Suning ha affrontato una crisi senza precedenti, con ricavi che nel 2023 sono scesi a circa 8 miliardi di euro, rispetto ai 9,4 miliardi del 2022. Le perdite nette, sebbene ridotte rispetto ai 2,1 miliardi del 2022, ammontano a 525 milioni di euro, evidenziando una situazione economica complessa.
La parabola ascendente di Suning, iniziata nei primi anni 2010, sembra ora un lontano ricordo. Fino al 2020, Suning Holdings Group si trovava al secondo posto tra le prime 500 imprese non statali in Cina, con un fatturato annuale che toccava i 665 miliardi di RMB. La famiglia Zhang, con oltre 1.600 punti vendita, ha espanso il proprio impero in vari settori, inclusi finanza, immobiliare e sport. Tuttavia, il sogno di Zhang Jindong di trasformare la Cina in una potenza calcistica mondiale ha subito un brusco arresto.
La crisi di Suning è stata amplificata dalla pandemia di COVID-19, che ha provocato un calo drammatico della domanda e una diminuzione dei ricavi. Nel 2021, Suning ha cercato aiuto da Alibaba e dalla municipalità di Shenzhen, mentre i debiti si accumulavano. Questo ha portato a un riassetto del gruppo, con l’ingresso di nuovi soci e la necessità di ristrutturare il debito. Le difficoltà hanno portato alla cessazione delle attività sportive della squadra Jiangsu Suning e alla sospensione dei finanziamenti all’Inter.
Un aspetto cruciale della crisi è stato il prestito da 275 milioni di euro ottenuto nel 2021 dal fondo Oaktree, garantito dal pegno del club nerazzurro. Tuttavia, il prestito, con un tasso d’interesse del 12%, non verrà rispettato entro la scadenza prevista nel maggio 2024, aprendo la strada a un possibile subentro nella proprietà. Questa situazione evidenzia le fragilità economiche dell’Inter e il futuro incerto che la attende.
In un contesto di crescente controllo governativo e ri-nazionalizzazione dell’economia, la vicenda di Suning e dell’Inter riflette le tensioni tra il settore privato e le politiche statali in Cina. La storia della famiglia Zhang, un tempo simbolo di successo imprenditoriale, è ora un avvertimento sul rischio di sovraespansione e sull’importanza di una gestione sostenibile nel mondo degli affari.
Mentre l’Inter cerca di trovare una nuova stabilità in questo clima economico difficile, la parabola di Suning serve da monito per altri investitori e imprenditori cinesi. La lezione è chiara: in un’economia in rapida evoluzione, l’abilità di adattarsi e rispondere alle sfide del mercato e alle politiche governative è fondamentale per il successo a lungo termine.