Levi di Iliad: l'UE deve guidare la rivoluzione dell'IA, non subirla
Il tema dell’intelligenza artificiale (IA) continua a essere centrale nel dibattito contemporaneo, specialmente in un contesto europeo dove la tecnologia avanza rapidamente. Recentemente, Benedetto Levi, CEO di Iliad Italia, ha condiviso la sua visione sul ruolo cruciale che l’Unione Europea (UE) deve svolgere in questa rivoluzione tecnologica. Durante un incontro a Roma, Levi ha enfatizzato l’importanza di non limitarsi a subire l’innovazione, ma di diventare protagonisti attivi nel plasmare il futuro dell’IA.
L’evento si è svolto in concomitanza con l’inaugurazione dell’Accademia Inps, un nuovo polo di formazione dedicato alla cultura previdenziale. Questa iniziativa ha come obiettivo quello di rafforzare la consapevolezza dei cittadini riguardo alle questioni previdenziali, sempre più rilevanti in un’epoca di cambiamenti rapidi. Levi ha messo in evidenza come la transizione verso un’economia digitale e sostenibile richieda un forte impegno da parte delle istituzioni europee.
Levi ha affermato che l’UE deve diventare un “baricentro” della rivoluzione tecnologica, piuttosto che subirne le conseguenze. Questa visione implica un approccio proattivo, con l’obiettivo di:
In questo scenario, Levi ha richiamato l’attenzione sull’importanza della formazione e dell’educazione. La preparazione dei lavoratori del futuro è fondamentale per affrontare le sfide poste dall’automazione e dall’IA. L’Accademia Inps, con il suo focus sulla cultura previdenziale, offre opportunità di apprendimento e sviluppo professionale. Levi ha sottolineato che è essenziale che le istituzioni educative e le aziende collaborino per creare programmi formativi che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro e preparino le nuove generazioni alle professioni del futuro.
La rete delle università per lo sviluppo sostenibile, recentemente presieduta dall’Università degli Studi di Brescia, rappresenta un passo avanti verso un’educazione più consapevole. Questo network mira a promuovere pratiche di sostenibilità nelle istituzioni accademiche e a formare studenti competenti e impegnati nella costruzione di un futuro più equo.
Levi ha sottolineato che l’Europa ha l’opportunità di posizionarsi come leader mondiale nell’IA, a condizione di sviluppare una strategia coesa e lungimirante. Ciò richiede investimenti significativi in ricerca e sviluppo e la creazione di un ecosistema favorevole all’innovazione. È fondamentale che le politiche europee considerino non solo le esigenze del mercato, ma anche le aspettative dei cittadini, garantendo che l’IA migliori la qualità della vita e promuova il benessere collettivo.
In conclusione, la visione di Levi per un’Europa che guida la rivoluzione dell’IA è ambiziosa e richiede un impegno collettivo. La formazione, la sostenibilità e la cooperazione sono elementi chiave per garantire che l’Europa non solo si adatti ai cambiamenti in atto, ma ne diventi anche un attore protagonista. L’incontro di Roma, con l’inaugurazione dell’Accademia Inps e la presidenza della rete delle università per lo sviluppo sostenibile, rappresenta un passo importante in questa direzione, ponendo le basi per un futuro in cui l’innovazione tecnologica e la responsabilità sociale possano coesistere e prosperare insieme.