
Le innovative proposte degli allievi Sna per rivoluzionare le carriere pubbliche
L’audizione di Alessandro Romano, rappresentante dell’Associazione Allievi della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA), ha portato alla luce importanti considerazioni sul reclutamento dirigenziale nell’ambito della riforma delle carriere nella pubblica amministrazione. Durante il suo intervento alla Camera, Romano ha evidenziato come il corso-concorso SNA rappresenti un esempio di selezione meritocratica, fondato su principi di pari opportunità e trasparenza, già dimostratisi efficaci nel formare dirigenti statali altamente qualificati.
L’Associazione degli Allievi SNA, che conta oltre 400 membri, si è evoluta notevolmente dalla sua fondazione nel 1995, quando sono stati formati i primi dirigenti. Fino ad oggi, sono stati formati 820 dirigenti, e la rete professionale continua a crescere con l’inclusione dei 130 allievi-dirigenti del nono corso-concorso. Romano ha sottolineato che questo patrimonio di competenze rappresenta una risorsa fondamentale per il Paese, in grado di rispondere alle sfide contemporanee della pubblica amministrazione.
Criticità del decreto-legge
Romano ha espresso preoccupazione in merito ad alcune disposizioni del recente decreto-legge che mira a razionalizzare le procedure di reclutamento. Tra le criticità evidenziate, ha messo in luce:
- L’accentramento del reclutamento dirigenziale nel Dipartimento della Funzione Pubblica.
- Il rischio di un appiattimento delle competenze.
- L’aumento della complessità procedurale.
Secondo Romano, questo approccio rischia di ridurre l’efficacia del sistema, creando duplicazioni di ruoli e rendendo più difficile il reclutamento di figure altamente qualificate.
Proposte per un equilibrio
Le proposte avanzate dall’Associazione SNA mirano a mantenere un equilibrio tra centralizzazione e autonomia. In particolare, Romano ha suggerito di:
- Rendere facoltativa la procedura del concorso unico, per una maggiore flessibilità nel reclutamento.
- Potenziare il ruolo della SNA, affidandole il coordinamento dei concorsi dirigenziali, per garantire coerenza e qualità nelle selezioni.
Importanza della formazione continua
Un altro punto cruciale sollevato da Romano è l’importanza della formazione continua per i dirigenti già in servizio. La pubblica amministrazione è un settore in costante evoluzione, e i dirigenti devono essere dotati delle competenze adeguate per affrontare le nuove sfide. Investire nella formazione continua è essenziale per garantire che i dirigenti possano adattarsi rapidamente ai cambiamenti e mantenere elevati standard di efficienza e competenza.
In aggiunta, Romano ha proposto la creazione di una banca dati delle competenze, un’iniziativa che potrebbe ottimizzare gli incarichi dirigenziali e facilitare l’abbinamento tra le competenze degli individui e le esigenze specifiche delle diverse amministrazioni. Questa banca dati potrebbe fungere da strumento strategico per la gestione delle risorse umane nella pubblica amministrazione, consentendo una migliore allocazione delle competenze e riducendo il rischio di disallineamenti tra le competenze richieste e quelle disponibili.
La visione di Romano per il futuro della pubblica amministrazione è chiara: il corso-concorso SNA non deve essere visto come un modello statico, ma come un sistema dinamico in grado di adattarsi e rispondere alle sfide contemporanee. Questo approccio è essenziale per garantire che la pubblica amministrazione possa continuare a svolgere il suo ruolo cruciale nel sostenere lo sviluppo sociale ed economico del Paese.
Romano ha concluso il suo intervento esprimendo la volontà dell’Associazione di contribuire attivamente al miglioramento delle carriere nella pubblica amministrazione. La SNA, con la sua esperienza e il suo know-how, è pronta a giocare un ruolo chiave nel processo di riforma, assicurando che il reclutamento e la formazione dei dirigenti siano allineati con le esigenze attuali e future della società.
Il dibattito sulla riforma delle carriere nella pubblica amministrazione è più che mai attuale, e le proposte avanzate dagli allievi della SNA rappresentano un passo importante verso una gestione più efficace e meritocratica delle risorse pubbliche. Con la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, è possibile costruire un sistema che non solo soddisfi le esigenze organizzative, ma che contribuisca anche al benessere generale della comunità.