Le novità previste per il calcolo dell’ISEE offrono opportunità importanti per molte famiglie italiane, favorendo un accesso più equo.
Negli ultimi anni, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) ha avuto un ruolo cruciale nell’accesso a molte prestazioni sociali e bonus, specialmente per le famiglie in difficoltà economica.
A partire dal 2025, tuttavia, ci saranno significativi cambiamenti nel meccanismo di calcolo dell’ISEE, che mirano a rendere più accessibili queste agevolazioni a un numero maggiore di famiglie. Queste modifiche, previste nel disegno di legge di Bilancio 2025, sono state accolte con entusiasmo da molti, poiché potrebbero facilitare l’accesso a bonus e prestazioni per coloro che ne hanno maggiormente bisogno.
L’importanza dell’ISEE per le famiglie
Come sottolineato dal Ministero del Lavoro, l’ISEE è un indicatore fondamentale per valutare la situazione economica dei nuclei familiari richiedenti prestazioni sociali agevolate. Attualmente, per accedere a diverse forme di assistenza, come la carta Dedicata a te, le riduzioni delle rette scolastiche e le esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari, è necessario presentare un ISEE che rifletta la propria situazione economica. Tuttavia, il sistema attuale presenta alcune rigidità che limitano l’accesso delle famiglie a tali benefici.
Una delle principali novità riguarda l’esclusione dal calcolo dell’ISEE di titoli di Stato e altri strumenti finanziari garantiti, come i libretti postali, fino a un tetto di 50.000 euro. Questa misura è destinata a incentivare le famiglie a investire, consentendo loro di detenere risparmi senza che questi influiscano negativamente sul valore dell’ISEE. In altre parole, le famiglie che hanno investimenti in BoT, CTz, BTp, CcT e buoni postali fruttiferi potranno mantenere una certa tranquillità economica, sapendo che questi non verranno considerati nel calcolo dell’ISEE fino al limite stabilito.
Inoltre, un’altra importante modifica prevede che le somme incassate a titolo di assegno unico non verranno più contabilizzate nel calcolo dell’ISEE. Questa decisione è particolarmente significativa per le famiglie con figli a carico, poiché un ISEE inferiore permetterà loro di accedere più facilmente a bonus e prestazioni agevolate. Ad esempio, il bonus asilo nido, che può arrivare fino a 3.600 euro annui per famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro, potrà essere erogato in misura maggiore, offrendo un supporto decisivo per le spese di cura dei bambini.
E’ importante fare alcune precisazioni. L’assegno unico non sarà escluso dal calcolo dell’ISEE per tutte le prestazioni. Infatti, per le domande di agevolazione legate a nuove nascite, come il bonus bebè o il bonus asilo nido, l’assegno unico non verrà considerato, mentre per le altre prestazioni rimarrà parte del calcolo. Questo significa che le famiglie dovranno prestare attenzione e valutare attentamente quali prestazioni richiedere, a seconda della loro situazione economica e dei requisiti specifici.
Per poter ottenere l’ISEE, le famiglie devono compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che raccoglie informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare. La DSU può essere presentata online tramite il Portale Unico ISEE sul sito dell’INPS, accessibile con SPID, CIE o CNS, oppure recandosi presso un intermediario, come un Centro di Assistenza Fiscale (CAF). È importante ricordare che l’ISEE ha una validità annuale e deve essere rinnovato ogni anno entro il 31 dicembre.