Economia

ISEE 2025, con questo trucco prendi tutte le agevolazioni: è perfettamente legale ma il CAF non te lo dirà mai

Adottare strategie per abbassare legalmente l’Isee richiede una pianificazione oculata e una comprensione profonda delle proprie finanze.

Negli ultimi anni, la gestione dell’Isee, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è diventata sempre più cruciale per molte famiglie italiane. Questo indicatore, calcolato tramite la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), ha un impatto diretto sull’accesso a una serie di agevolazioni e bonus economici messi a disposizione dallo Stato.

Con l’arrivo del 2025, diventa fondamentale per le famiglie pianificare in modo strategico la propria situazione economica per riuscire a beneficiare di tutti i vantaggi disponibili.

Perché è importante gestire correttamente l’Isee

L’Isee offre una visione dettagliata della condizione economica di un nucleo familiare, considerando diversi fattori. Tra questi vi sono i redditi percepiti da ciascun componente della famiglia, il patrimonio mobiliare e immobiliare, e la composizione del nucleo stesso. La valutazione di questi elementi permette di determinare l’accesso a numerosi benefici, tra cui:

  1. Assegno unico universale: per le famiglie con un Isee basso, l’importo dell’assegno è più elevato, garantendo un supporto maggiore.
  2. Tasse universitarie ridotte: le famiglie con un Isee favorevole possono beneficiare di costi inferiori per l’istruzione superiore.
  3. Bonus sociali: agevolazioni sulle bollette di acqua, luce e gas, fondamentali per i nuclei con difficoltà economiche.

L’Isee corrente, che fornisce un indicatore aggiornato, è un prezioso strumento per le famiglie che desiderano tenere conto dei cambiamenti nella propria situazione reddituale, permettendo così di ottenere agevolazioni più adeguate alle circostanze attuali.

È possibile abbassare legalmente l’Isee attraverso una pianificazione attenta e strategica delle proprie finanze. Di seguito alcune delle migliori pratiche:

Come gestire l’Isee (www.ilnuovo.it)

Una strategia comune è la cointestazione del conto corrente. Suddividendo la giacenza media tra più intestatari, le famiglie possono ridurre il valore considerato ai fini Isee. Ad esempio:

  • Se un conto è intestato a due persone, il valore considerato sarà del 50% per ciascun intestatario.
  • Se ci sono tre intestatari, il valore scende al 33,3%.

È importante che i cointestatari non appartengano al nucleo familiare per evitare complicazioni future. Inoltre, è fondamentale mantenere un preciso tracciamento delle movimentazioni per dimostrare la correttezza della strategia.

Se un membro del nucleo ha un reddito significativamente più alto rispetto agli altri, può essere vantaggioso farlo uscire dal nucleo familiare. Questo è particolarmente rilevante per i giovani lavoratori che, pur vivendo con i genitori, possono decidere di stabilire una nuova residenza. Cambiando la propria residenza e dichiarandosi non più fiscalmente a carico, si può ridurre l’Isee del nucleo di origine.

Con la riforma dell’Isee attesa per il 2025, i Titoli di Stato (come Bot, Cct e Btp) non verranno più considerati nel patrimonio mobiliare fino a un massimo di 50.000 euro. Investire in Buoni del Tesoro Poliennali diventa quindi una strategia vantaggiosa per ridurre il valore del proprio patrimonio ai fini del calcolo dell’Isee.

Nel caso in cui la situazione economica di una famiglia subisca cambiamenti significativi, è importante richiedere l’Isee corrente. Questo strumento consente di aggiornare i calcoli sulla base della realtà economica degli ultimi dodici mesi. Circostanze come la perdita del lavoro o l’improvviso abbattimento del reddito giustificano questa richiesta, consentendo di ottenere agevolazioni più adeguate.

Roberto Arciola

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