
Garlasco: la difesa di Stasi prepara la revisione della condanna senza farsi influenzare dai media
La vicenda di Chiara Poggi, tragicamente uccisa nel 2007 a Garlasco, continua a suscitare un forte interesse pubblico e dibattito. Recenti sviluppi hanno visto il riemergere di indagini che coinvolgono Andrea Sempio, nuovamente indagato in relazione al caso. Il 13 marzo, Sempio si sottoporrà a un test salivare presso la caserma della scientifica dei carabinieri di Milano, segnando così un nuovo capitolo in questa complessa e drammatica storia.
Le nuove analisi sui reperti biologici
L’avvocata Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi, ha deciso di affidare a un laboratorio di genetica di fama internazionale il compito di analizzare nuovamente i reperti biologici legati al caso. Questi reperti, già esaminati nel 2016, avevano rivelato tracce del cromosoma Y di Sempio, ma il giudice aveva ritenuto che tali evidenze non fossero sufficienti per rimettere in discussione la condanna di Stasi, riconosciuto colpevole dell’omicidio di Chiara. La domanda che ora sorge spontanea è: perché rifare queste analisi e quale sarebbe l’obiettivo finale?
- Rivalutazione delle prove: Le nuove tecniche scientifiche potrebbero fornire un’interpretazione diversa dei dati esistenti.
- Obiettivo chiaro: L’avvocato Bocellari ha affermato che la revisione della condanna di Stasi avverrà solo dopo aver ottenuto gli esiti delle consulenze sui reperti.
- Approccio ragionato: La revisione non è motivata dalla pressione mediatica, ma da un desiderio di giustizia.
L’importanza di un trattamento equo
L’avvocato Bocellari ha anche sottolineato la necessità di garantire un trattamento equo nei confronti di Sempio, richiamando l’attenzione sul fatto che tale garanzia non sarebbe stata data a Stasi durante il suo processo. La difesa di Stasi attende con interesse la prosecuzione delle indagini, poiché attualmente non ha accesso agli atti della Procura di Pavia. I risultati di queste indagini potrebbero influenzare notevolmente la direzione del caso.
Alberto Stasi, che ha già scontato gran parte della sua pena, ha espresso fiducia nella giustizia, sperando che si faccia finalmente luce su quanto accaduto. Tuttavia, le parole di Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, pongono un freno all’entusiasmo. Tizzoni ha ricordato che, dopo la sentenza passata in giudicato, circa quaranta magistrati sono stati coinvolti, tutti concordi sulla responsabilità di Stasi. Ha definito il tentativo di revisione come il settimo nella storia del caso, un fatto piuttosto raro e straordinario.
La reazione della famiglia Poggi
Le indagini sul materiale genetico di Sempio non sono una novità; già nel 2014 si era proceduto a una consulenza sul materiale biologico rinvenuto sulle unghie di Chiara Poggi, ma le evidenze di quel periodo erano state considerate degradate e non utilizzabili. Tuttavia, le nuove tecniche scientifiche e una nuova lettura dei dati, avvenuta nel 2025, hanno riacceso l’interesse sul caso, portando a riconsiderare le prove esistenti.
Rita Poggi, madre di Chiara, ha appreso della riapertura delle indagini attraverso il telegiornale. La sua reazione è stata di incredulità e tristezza. “Quando io e mio marito abbiamo appreso della riapertura delle indagini, siamo rimasti senza parole”, ha affermato, aggiungendo che preferiscono non commentare la situazione attuale riguardante Sempio. La famiglia Poggi continua a confidare nella giustizia, nonostante il dolore per la perdita della loro figlia. “Non è possibile farsene una ragione, la ferita non potrà mai guarire”, ha concluso, parlando del difficile percorso di accettazione.
In attesa dei risultati delle nuove indagini e delle valutazioni della Procura, il caso di Garlasco rimane un tema di discussione accesa in Italia. Le speranze di una revisione della condanna di Stasi si intrecciano con le richieste di giustizia della famiglia Poggi, creando un delicato equilibrio tra il desiderio di verità e le complessità del sistema giudiziario. La strada verso una possibile revisione si presenta lunga e tortuosa, ma le recenti aperture investigative potrebbero portare a sviluppi significativi, sia per la difesa di Stasi che per la famiglia di Chiara Poggi.