Negli ultimi mesi, DeepSeek, una nuova startup cinese, ha catturato l’attenzione del settore tecnologico e finanziario. Fondata nel 2023 da Liang Wenfeng e supportata dall’hedge fund High-Flyer di Hangzhou, DeepSeek ha fatto il suo ingresso nel mondo dell’intelligenza artificiale con il modello R1, lanciato all’inizio del 2025. Questo innovativo modello è già considerato una potenziale minaccia per colossi come OpenAI e Meta, rivoluzionando le aspettative riguardo all’AI e diventando l’app gratuita più scaricata sull’App Store in Cina e negli Stati Uniti, superando anche ChatGPT.
Tuttavia, il percorso di DeepSeek non è privo di sfide. Recentemente, la startup ha subito un attacco hacker su larga scala, costringendola a limitare temporaneamente le registrazioni degli utenti. Nonostante ciò, gli utenti già registrati possono continuare a utilizzare l’app senza interruzioni. Questo attacco ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei dati e sulla vulnerabilità delle startup emergenti nel competitivo panorama dell’AI.
Il modello R1 di DeepSeek si distingue per la sua abilità nel risolvere problemi complessi, come il ragionamento matematico e la generazione di codice, grazie a tecniche avanzate di apprendimento automatico. Secondo Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, DeepSeek sta emergendo come una forza innovativa nel settore, ma il suo sviluppo è ostacolato dalle severe leggi sulla censura in Cina, che limitano il modello dall’affrontare temi politicamente delicati, come l’indipendenza di Taiwan. Questo rappresenta una barriera alla sua diffusione internazionale in mercati dove la libertà di espressione è fondamentale.
Uno dei punti di forza del modello R1 è la sua capacità di operare con costi significativamente inferiori rispetto ai concorrenti. DeepSeek riesce a produrre un modello AI con un budget di addestramento di circa 5 milioni di dollari, rispetto ai 100 milioni richiesti da altre aziende. Inoltre, utilizza un numero ridotto di GPU (da 2.000 a 100.000) e non necessita del supporto di costosi data center, riducendo drasticamente i costi operativi.
Questa strategia ha suscitato entusiasmo ma anche preoccupazione tra le aziende tecnologiche statunitensi ed europee. Ad esempio, Nvidia ha visto il valore delle sue azioni scendere del 12% nel premercato a causa delle nuove aspettative degli investitori, che temono un calo significativo dei margini di profitto. Nvidia, storicamente leader nel mercato delle GPU, ha costruito il suo modello di business attorno alla vendita di schede grafiche di alta gamma per i data center. L’emergere di DeepSeek ha dimostrato che è possibile sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale all’avanguardia a costi notevolmente inferiori.
Diodovich sottolinea che, sebbene DeepSeek stia guadagnando rapidamente terreno, è ancora presto per definirla un “cigno nero” per il settore tech statunitense. Tuttavia, la startup è stata paragonata a Temu, un esempio di innovazione che sfida i grandi attori dell’AI come ChatGPT, Claude e CoPilot. I principali attori del settore, tra cui OpenAI, DeepMind, Google e Meta AI, potrebbero trarre ispirazione da DeepSeek per rivedere i propri processi e ottimizzare l’uso dell’hardware.
Emad Mostaque, fondatore di Stability AI, ha paragonato il rilascio del modello R1 di DeepSeek a un “Quasi-iPhone” che costa solo 30 dollari rispetto ai 1.000 dollari dei modelli concorrenti, evidenziando una riduzione dei costi di circa il 96% rispetto alle tecnologie di intelligenza artificiale statunitensi. Questo confronto illustra chiaramente l’impatto potenziale che DeepSeek potrebbe avere sull’intero settore, costringendo le aziende esistenti a riconsiderare le proprie strategie.
In un contesto in continua evoluzione, l’intervento del presidente Donald Trump, come suggerito da alcuni analisti, potrebbe non avere effetti significativi. Essendo un modello open-source, DeepSeek ha dimostrato di potersi confrontare con i giganti dell’AI attraverso soluzioni innovative, evidenziando come i programmatori cinesi siano riusciti a superare le aspettative statunitensi in un settore considerato un dominio indiscusso degli Stati Uniti.
Con il mondo dell’intelligenza artificiale in continua evoluzione, il modello R1 di DeepSeek rappresenta un cambiamento significativo che potrebbe ridefinire le dinamiche competitive del mercato globale. Sebbene il futuro di DeepSeek e della sua tecnologia rimanga incerto, la sua rapida ascesa segnala un forte potenziale di disruption nel panorama dell’AI.