
Ecco come abbassare l'ISEE legalmente - ilnuovo.it
Sai che puoi abbassare l’ISEE in modo legale e senza incorrere in sanzioni? Esiste un metodo segretissimo, ecco come fare.
Come ogni anno anche stavolta è arrivato il momento, per milioni di famiglie italiane, di fare richiesta dell’ISEE in modo da valutare tutta la situazione economica e patrimoniale del nucleo in cui si vive. Se il valore è basso ed è al di sotto di una determinata cifra, i cittadini hanno infatti diritto ad una serie di benefit e sussidi economici, che permettono loro di vivere la propria quotidianità in modo più serena e tranquilla, senza troppe pressioni finanziarie.
Non tutti sanno però che c’è un metodo legale che ti permette di abbassare il valore del proprio ISEE. Facendo così non dovrai ricorrere in sanzioni.
Ecco come abbassare l’ISEE legalmente
L’indicatore dell’ISEE va quindi a determinare dettagliatamente – e in modo equo – la partecipazione al costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie. Per poter ottenere la propria certificazione ISEE, si deve compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) al cui interno vengono scritte diverse informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali che possano spiegare la situazione economica del nucleo familiare in oggetto. Non tutti i cittadini sanno però che è possibile abbassare legalmente il valore dell’ISEE e che esistono diversi modi per farlo. Sembra difficile ma non lo è affatto.

Per prima cosa, quello che si può fare è acquistare i titoli di stato e i buoni fruttiferi postali. La legge ha infatti dato la possibilità di escludere questi ultimi dal calcolo dell’ISEE, e in questo modo si può quindi abbassare il patrimonio e accedere ad alcune agevolazioni. Se sei un lavoratore autonomo, il consiglio è quello di ritardare il momento di una fattura, prestando però attenzione a non incorrere nel rischio di commettere un reato per falso ideologico. Un’altra tecnica utilizzata è invece la cointestazione di conti correnti con persone che non siano interne al nucleo familiare in cui si vive. In questo modo è quindi possibile dividere la giacenza media del conto e abbassare così la quota per il calcolo dell’ISEE. Se si sceglie questa opzione, è ovviamente consigliabile che il cointestatario sia una persona affidabile e che soprattutto non faccia parte del nucleo familiare.
Un altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione è l’importanza del tenere traccia delle movimentazioni del conto, in modo da poter dimostrare che la strategia venga applicata correttamente. Nel frattempo, la Corte di Cassazione ha attualizzato un principio fondamentale in materia, secondo cui ogni movimento sul conto corrente – in entrata e in uscita – debba essere giustificato con validità.