Un fondo che permetterà a tutti i cittadini che hanno i requisiti di richiederlo e di poterlo ottenere. Vediamo insieme di quale bonus o agevolazione economica si tratta.
Si tratta di circa 11mila euro che il Governo ha stanziato per uno scopo ben preciso, quello del risparmio energetico. Ma chi può ottenere questa agevolazione? E cosa dovrà istallare nella propria casa per poter giustificare questo bonus?
Si chiama Reddito Energetico 2025 e ha come scopo quello di accompagnare i cittadini verso una transizione green, a partire proprio dalla casa. Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta e cosa dovrà essere dichiarato per poterlo ottenere da parte delle famiglie.
Reddito energetico: ecco in cosa consiste
Il passaggio al green, alle fonti di energia rinnovabili: sono questi alcuni punti fondamentali del lavoro di Governo ma, anche a livello europeo, per accompagnare tutti i cittadini ad un tipo di energia che sia più economica, veloce e che rispetti in primis l’ambiente. Per questo motivo, per il prossimo 2025, un fondo è stato stanziato proprio per questo.
Stiamo parlando del Reddito Energetico: si tratta di un contributo a fondo perduto, attraverso il quale è possibile ottenere, per la propria abitazione, un impianto fotovoltaico gratis. Possibile? A quanto pare sì. Un reddito diverso da tutti quanti gli altri: un finanziamento finalizzato alla realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici residenziali, attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici dai 2 ai 6 Kw di potenza, per ciascun nucleo familiare che si trova in condizione di disagio economico.
Avviarci alle energie rinnovabili e, allo stesso tempo, sostenere l’ambiente. Questo è l’obiettivo di questo reddito. Allo stesso tempo, però, oltre alla possibilità di ottenere l’impianto fotovoltaico, le spese ammissibili comprendono anche una polizza multi-rischi, il servizio di manutenzione ed il servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.
Quali sono i requisiti per ottenerlo
Se da un lato, per istallare un impianto fotovoltaico richiede anche delle spese per il cittadino che decide per questa transizione energetica, dall’altro lato questo reddito specifico consente a coloro che presentano domanda di realizzare gli impianti, ma anche di utilizzare l’energia prodotta per l’autoconsumo.
Si tratta di un fondo di circa 200 milioni di euro che verranno suddivisi fra le singole regioni, in modo abbastanza variabile con coperture più alte per le zone più bisognose di tutela. Sarà consentito, così, anche alle famiglie più fragili e in condizioni economiche disagiate di poter ricevere un aiuto per poter rinnovare l’energia in casa propria.
Possono accedere al fondo i cittadini con ISEE sotto i 15 mila euro, o con 30 mila euro nel caso abbiano almeno 4 figli e, dall’altro lato, vi sia un componente della famiglia che abbia almeno una bolletta intestata. E’ da tenere presente che il contributo a fondo perduto per ogni impianto può arrivare al massimo a 11.000 euro.